Qualsiasi attività umana genera inevitabilmente un impatto sul clima in termini di emissioni di gas a effetto serra.
Analogamente anche le attività aziendali contribuiscono a incrementare i quantitativi di co2 presenti in atmosfera, ed è per questo motivo che tante aziende, a prescindere dal settore, dalle dimensioni e dall’area geografica in cui operano, si stanno impegnando verso la decarbonizzazione e la riduzione dell’impatto climatico creato.
Questo vale anche per gli eventi aziendali, che possono essere resi più sostenibili dal punto di vista ambientale attraverso il ricorso sia a strategie di riduzione delle emissioni generate, sia alla compensazione delle emissioni residue con lo strumento dei crediti di carbonio. Quest’ultimo punto, se inserito in una strategia di sostenibilità integrata, può consentire alle aziende di raggiungere anche importanti obiettivi di sostenibilità sociale, oltre che ambientale.
In questo articolo si approfondiranno queste tematiche, e si illustrerà il caso di un’azienda che, nell’ambito del percorso di trasformazione sostenibile già intrapreso, ha deciso di misurare e compensare le emissioni di co2 e l’impatto ambientale del suo evento di punta annuale, attraverso il sostegno a un progetto di riduzione delle emissioni che sta creando un forte impatto sociale per le popolazioni più svantaggiate del Madagascar.
Il caso Var Group
Var Group è il partner per l’evoluzione digitale delle aziende con 50 anni di esperienza acquisita lavorando al fianco degli imprenditori di numerosi settori industriali. Oggi è l’operatore leader nel settore dei servizi e delle soluzioni digitali, che attraverso la sinergia e specializzazione delle business unit e dei centri di competenza ha sviluppato una proposta sempre più completa per accompagnare le aziende nel loro percorso di evoluzione digitale.
Grazie alla professionalità delle sue oltre 3.700 risorse, una presenza in 10 paesi all’estero e una distribuzione capillare sul territorio italiano, Var Group affianca gli imprenditori per sviluppare i modelli di business più evoluti esaltando l’eccellenza delle loro aziende in Italia e nel mondo con una proposta che integra: Cyber Security, Data Science, Cloud, Digital Experience, Business Application, Sevizi IT, Digital Industries e Sostenibilità.
Negli ultimi anni, Var Group ha avviato un percorso di trasformazione sostenibile che mette al centro l’innovazione digitale, coinvolgendo tutti i processi interni. Inoltre, Var Group si propone, non solo come fornitore di infrastrutture e soluzioni che vanno a ridurre l’impatto ambientale delle aziende, ma anche come partner per aiutare le imprese a generare e rendicontare la sostenibilità in modo trasparente e in compliance con le nuove normative.
La sostenibilità di e con l’IT definisce il modello di prosperità sostenibile e misurabile che Var Group ha scelto di intraprendere e che permette di accompagnare con maggiore consapevolezza e competenze le aziende nel loro percorso.
Var Group, forte di questa convinzione, ha promosso costantemente l’utilizzo delle piattaforme digitali come strumento per facilitare uno sviluppo sostenibile, ponendo una forte attenzione agli ambiti economico, sociale e ambientale, così come tutto il Gruppo SeSa di cui fa parte.
Negli anni ha dato vita a iniziative che promuovono il benessere delle proprie persone e delle comunità più svantaggiate dei Paesi in via di sviluppo, incentivando una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro gratificante per tutti, grazie a piani di welfare dedicati e ad una formazione costante.
La prima misurazione delle emissioni prodotte dalla Convention 2023
Ogni anno Var Group organizza la Convention, un evento a cui vengono invitati tutti gli stakeholder chiave dell’azienda e relatori esperti delle tematiche di maggior interesse e attualità per il business in cui opera.
In occasione della Convention 2023, tenutasi al Palacongressi di Rimini nei giorni 26/10/2023 e 27/10/2023, Var Group ha deciso di attuare un primo intervento di misurazione della carbon footprint dell’evento. Sebbene il percorso di trasformazione aziendale non sia orientato solo alla neutralizzazione delle emissioni, infatti, Var Group ha reputato fondamentale compiere un primo passo verso la realizzazione di eventi sostenibili, partendo dal calcolo dell’impatto ambientale attuale degli stessi.
Per avviare questo percorso virtuoso, Var Group ha innanzitutto sviluppato un sistema di quantificazione, monitoraggio e rendicontazione delle emissioni della Convention 2023, nel rispetto delle norme internazionali quali ISO 14064, ISO 14067 e GHG Protocol.
In fase di pianificazione dell’operazione, il team ha iniziato analizzando i confini dell’evento e le sue caratteristiche, dalla location ai partner, dai fornitori ai partecipanti quali utilizzatori finali. Sono quindi state prese in esame sia le emissioni dirette, cioè quelle associate direttamente alle operazioni Var Group, sia quelle indirette, originate da tutte le altre entità che hanno gravitato intorno all’evento stesso.
Sono state prese in esame e quantificate le emissioni relative a:
- i materiali utilizzati ed esposti durante l’evento;
- i consumi di energia elettrica e di combustibili fossili nelle location occupate, Palacongressi di Rimini prima e camere d’hotel per il pernottamento di partecipanti, speaker ed organizzatori poi;
- i prodotti alimentari serviti;
- i trasporti sia in fase di preparazione e smaltimento sia relativi ai partecipanti;
- la generazione di rifiuto al termine dell’evento stesso.
Per far ciò sono state utilizzate diverse strategie:
- pre-evento: sono state quantificate le emissioni legate alla progettazione dell’evento ed è stata gestita la comunicazione con i partecipanti;
- durante l’evento: è stato svolto un monitoraggio qualitativo ed è stato introdotto un sistema di collezione dei dati relativi ai partecipanti;
- post-evento: sono stati rendicontati tutti i dati per cui è stata possibile una misurazione diretta (kWh di energia utilizzata, kg di rifiuti utilizzati e km percorsi con i mezzi per la preparazione e le operazioni dello smaltimento).
I fattori di emissioni utilizzati in fase di quantificazione delle emissioni sono stati forniti dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), dall’ISPRA e dall’UK Government GHG Conversion Factors 2022.
La soluzione che si è deciso di attuare ha riguardato la realizzazione durante l’evento di un sondaggio aperto a tutti i partecipanti, raggiungibile grazie a un APP appositamente sviluppata, tramite il quale è stato chiesto il tipo di trasporto utilizzato per raggiungere la location dell’evento, i chilometri percorsi, il pernottamento in hotel e i pasti. La soluzione ha permesso inoltre di raggiungere un altro elemento importante per la trasformazione sostenibile di Var Group: il coinvolgimento di tutti i partecipanti all’evento.
Al termine della raccolta delle informazioni, è stato quindi possibile calcolare le emissioni di gas serra prodotte direttamente e indirettamente per dare vita all’evento: 194,85 tonnellate di CO2 equivalente.
Il sostegno al progetto WATER IS LIFE
La maggiore consapevolezza data da questa prima attività di misurazione dell’impatto ambientale della Convention 2023, ha avvalorato la decisione di formalizzare un percorso volto a rendere i suoi eventi più sostenibili, in linea con il piano strategico di sostenibilità aziendale. Nel contempo, ha scelto di sostenere un’attività concreta che non si limitasse alla mera compensazione delle emissioni.
La scelta è ricaduta sul progetto di sostenibilità sociale di Aid4Mada, una onlus italiana che opera in Madagascar dal 2015 con interventi mirati a migliorare le condizioni di vita della popolazione locale in 3 aree:
- sostegno scolastico;
- sostegno all’infanzia;
- sostegno alle comunità e tutela ambientale.
Il progetto selezionato è stato WATER IS LIFE, un intervento avviato nel 2018 e che riguarda la costruzione e messa in sicurezza di una rete di sistemi idrici per aumentare l’accessibilità all’acqua potabile sicura e pulita nelle aree più svantaggiate del Sud del Madagascar, un’area semi-desertica colpita gravemente da siccità e carestie causate dai cambiamenti climatici.
Lo scopo del progetto WATER IS LIFE è fornire acqua potabile sicura alle famiglie nelle comunità rurali del Madagascar, e al contempo ridurre l’uso e la domanda di legna e carbone che sarebbero state utilizzate per far bollire l’acqua per purificarla in assenza dell’attività progettuale, mediante la costruzione di sistemi di approvvigionamento idrico a energia solare.
Il progetto contribuisce quindi a migliorare le condizioni di vita delle comunità più svantaggiate, a contrastare i cambiamenti climatici e agevolare lo sviluppo sostenibile del Madagascar.
Tra il 2018 e il 2022 sono stati costruiti da Aid4Mada 29 sistemi idrici in altrettanti villaggi rurali della Regione di Atsimo-Andrefana, che oggi generano un impatto sulla vita quotidiana di circa 80.000 abitanti e permettono di ottenere i seguenti benefici principali:
- la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e il recupero naturale delle foreste e/o la riforestazione grazie alla riduzione dell’uso di biomasse non rinnovabili;
- la riduzione dell’inquinamento dell’aria interna e dei disturbi di salute legati al fumo;
- la riduzione del consumo di biomassa per l’ebollizione dell’acqua;
- la riduzione del carico di lavoro e del tempo per l’approvvigionamento dell’acqua, che può essere quindi utilizzato in modo più produttivo in altre attività generatrici di reddito, per le donne, e per aumentare la frequenza scolastica, per i bambini;
- la riduzione dei rischi, delle malattie e della mortalità legati alla sicurezza dell’acqua in ambito domestico;
- l’aumento della sensibilizzazione delle comunità locali su queste tematiche, attraverso l’organizzazione di campagne ad hoc nelle aree di progetto e la responsabilizzazione degli utenti finali in merito alla gestione e manutenzione dei sistemi idrici;
- la riduzione dei costi sostenuti per l’acquisto dell’acqua;
- l’accesso gratuito e illimitato all’acqua per l’utente finale;
- la creazione di posti di lavoro per costruire e mantenere in funzione il sistema idrico.
Il progetto è pubblicato dal 2019 sul registro di Gold Standard, che ogni anno, attraverso le attività di monitoraggio e audit, ne misura e certifica l’impatto ambientale in termini di riduzione delle emissioni di CO2e: dal 2018 ad oggi le emissioni di gas a effetto serra ridotte grazie a questo progetto ammontano a circa 250.000 tons CO2e (pari, ad esempio, a tutte le emissioni generate dalla Repubblica Centrafricana nel 2020).
Tali emissioni vengono quindi convertite in crediti di carbonio certificati, che sono stati acquistati in questi anni da diverse aziende (tra cui ad esempio FITT Group, Wildside e Namatours) che li utilizzano per la compensazione delle emissioni residue nell’ambito delle loro strategie di decarbonizzazione e sostenibilità sociale e ambientale.
La scelta di Var Group è ricaduta su questo specifico progetto per i seguenti principali motivi:
- coerenza rispetto alla strategia di sostenibilità dell’azienda, che già sostiene altri progetti di Aid4Mada in Madagascar;
- rilevanza e credibilità dell’impatto climatico del progetto, certificato attraverso la registrazione dello stesso su un Carbon Standard riconosciuto a livello internazionale, e quindi conforme alla nuova normativa europea;
- generazione attraverso il progetto di importanti co-benefici per la popolazione locale, in termini di contributo ai vari Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda ONU 2030.
La verifica e la certificazione della compensazione delle emissioni dell’evento
Dopo una prima fase di supporto nella pianificazione dell’evento e nell’acquisizione delle informazioni per la rendicontazione delle emissioni, Climate Standard, una società specializzata nella verifica delle dichiarazioni climatiche delle aziende, ha svolto il ruolo di verificatore dell’avvenuta compensazione delle emissioni.
La rendicontazione e la compensazione, insieme a un impegno da parte del team amministrativo di Var Group all’implementazione di processi di riduzione delle emissioni delle future convention, sono gli step necessari per essere conformi con la norma internazionale ISO 14068-1:2023 (Transition to net zero).
Tale conformità garantisce a Var Group il diritto all’uso della dichiarazione climatica Evento Carbon / Climate Neutral.
Conclusioni
Il caso descritto nel presente contributo illustra quanto stia diventando strategico per le imprese realizzare iniziative di sostenibilità che creino un reale impatto per tutti gli stakeholder. Ma al contempo, anche quanto sia importante farlo nel modo giusto, nel pieno rispetto delle prassi e delle normative di riferimento che stanno cercando di regolamentare sempre di più un settore che finora non lo è stato.
In particolare, parlando di misurazione e compensazione della Carbon Footprint, sia essa di un evento (come nel caso raccontato), di un prodotto / servizio o di un’intera organizzazione, i passi necessari da seguire sono:
- misurare in modo completo, corretto e conforme agli standard internazionali e alle normative l’impatto dell’attività aziendale sul clima;
- definire un’adeguata strategia di riduzione di tale impatto e obiettivi chiari, specifici e tempificati da perseguire;
- neutralizzare l’impatto compensando solo ciò che l’impresa non può ridurre attraverso il ricorso a meccanismi e schemi di compensazione certificati e riconosciuti a livello internazionale;
- validare tutto il processo attraverso un audit realizzato da ente terzo indipendente;
- utilizzare i claim e le dichiarazioni corrette in tutte le attività aziendali di comunicazione della sostenibilità.
La vera novità è che oggi questa non è più solo una “buona prassi” per allinearsi a quanto richiesto dai vari stakeholder, ma un percorso obbligato che deve rispettare direttive e regolamenti definiti ed essere verificato da enti esterni all’azienda.