Sono sempre di più le aziende che stanno acquistando Crediti di Carbonio per compensare le loro emissioni di CO2 al fine di raggiungere gli obiettivi di Carbon o Climate Neutrality.
Nella nostra Guida alla Climate Neutrality (che puoi scaricare qui) forniamo diverse informazioni utili per le aziende che stiano intraprendendo questo percorso, tra cui:
- cosa sono i Crediti di Carbonio
- dove si acquistano i Crediti di Carbonio
- come si costruisce una Strategia di Carbon Neutrality, Climate Neutrality o Net-Zero
- quali sono i principali vantaggi ottenibili per le aziende
- quali sono i rischi da evitare
In particolare, il rischio principale è rappresentato dal Greenwashing, di cui parliamo diffusamente in questo articolo.
È vero che oggi non c’è ancora un vero e proprio rischio economico per le aziende che cavalcano il crescente interesse verso la Sostenibilità Ambientale con pratiche non proprio ortodosse, così come non ci sono benefici certi per chi invece decide di farlo in modo serio.
Tuttavia, qualcosa sta cambiando sotto diversi fronti:
- da un lato, le istituzioni stanno spingendo verso una maggior regolamentazione del settore sia attraverso le prime sentenze in materia di Greenwashing, sia attraverso il prossimo rilascio di una normativa ISO specifica per la Carbon Neutrality
- dall’altro, il mercato sta acquisendo sempre più consapevolezza e sensibilità a queste tematiche, premiando le aziende che le affrontano in modo serio e non solo con claim “di facciata”
In questo scenario, diventa quindi fondamentale evitare il Greenwashing sia per non incorrere in sanzioni pecuniarie, sia soprattutto per non pregiudicare la reputazione, l’immagine e il posizionamento dell’azienda.
Questo si traduce, tra le altre cose, nel compensare l’impronta carbonica dell’azienda, o dei suoi prodotti, acquistando esclusivamente Crediti di Carbonio certificati da uno dei principali Carbon Standard internazionali.
Qui ti raccontiamo quali sono questi Standard e come operano, mentre questo articolo è dedicato al più grande Carbon Standard mondiale: Verra.
Chi è Verra
Verra è il principale Carbon Standard globale, che aiuta ad affrontare le sfide ambientali e sociali più difficili del mondo sviluppando e gestendo standard che aiutano il settore privato, i paesi e la società civile a raggiungere ambiziosi obiettivi di sviluppo sostenibile e azione per il clima.
Verra è una ONG con sede a Washington, DC (USA) fondata nel 2007 da leader ambientali e aziendali che hanno visto la necessità di una maggiore garanzia di qualità nei Mercati Volontari del Carbonio. Ora funge da segretariato per i vari standard che sviluppa e programmi che gestisce, nonché un incubatore di nuove idee che possono generare un valore ambientale e sociale significativo su larga scala.
Attualmente, Verra gestisce i seguenti principali registri:
- Verified Carbon Standard (VCS). Il programma VCS consente ai progetti certificati di trasformare le riduzioni e rimozioni delle emissioni di gas serra (GHG) in crediti di carbonio negoziabili. Dal suo lancio nel 2006, il programma VCS è diventato il più grande programma volontario di gas serra del mondo. I progetti VCS includono dozzine di tecnologie e misure che si traducono in riduzioni e rimozioni delle emissioni di gas a effetto serra, tra cui la conservazione e il ripristino delle foreste e delle zone umide, la gestione dei terreni agricoli, il miglioramento dell’efficienza dei trasporti e molti altri.
- Climate, Community & Biodiversity Standards (CCB). Con oltre cento progetti registrati, il programma CCB è il quadro principale per la valutazione dei progetti di gestione del territorio che creano benefici netti positivi per la mitigazione del cambiamento climatico, le comunità locali e la biodiversità. Il programma CCB può essere utilizzato insieme a un programma di accreditamento dei gas serra, come il programma VCS, e i crediti di carbonio possono essere etichettati con i co-benefici certificati nell’ambito del programma CCB.
- Sustainable Development Verified Impact Standard (SD VISta). Il programma SD VISta è un quadro flessibile che stabilisce regole e criteri per la progettazione, l’attuazione e la valutazione di progetti che mirano a fornire benefici di sviluppo sostenibile ad alto impatto. SD VISta consente ai progetti di collegare i loro impatti sociali e ambientali agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite attraverso dichiarazioni certificate o attività negoziabili come crediti sanitari o idrici. Lo standard consente a donatori e investitori di identificare, supportare e aiutare a guidare i finanziamenti verso attività che generano risultati misurabili di sviluppo sostenibile.
Abbiamo studiato il registro più diffuso, il VCS, e riportiamo di seguito i dati più importanti aggiornati a luglio 2022.
Il Verified Carbon Standard (VCS)
Il VCS è il programma volontario GHG più utilizzato al mondo. Oltre 1.800 progetti VCS certificati hanno collettivamente ridotto o rimosso circa 950 milioni di tonnellate di emissioni di carbonio e altri gas serra dall’atmosfera.
Il ruolo di Verra è quello di sviluppare e amministrare il programma, fornendo la supervisione di tutte le componenti operative del Programma VCS e assumendo la responsabilità dell’aggiornamento delle regole VCS in modo che garantiscano la qualità dei Crediti di Carbonio rilasciati (Verified Carbon Units, VCU).
A luglio 2022 il programma VCS presentava i seguenti numeri chiave:
- 1.830 progetti registrati in tutti i continenti
- 1.559 progetti issued (ovvero certificati)
- 704 progetti in pipeline (ovvero in fase di certificazione)
- 1.205 project proponent con progetti registrati
- 303 project proponent con progetti in pipeline
- 948 milioni di VCU issued (ovvero Crediti di Carbonio rilasciati)
- 498 milioni di VCU retired (ovvero Crediti di Carbonio acquistati)
Andamento delle issuance e dei retirement negli anni
Esaminando l’andamento delle issuance, si vede come il 70% dei 948 milioni di VCU complessivi siano stati rilasciati a partire dal 2019. In particolare, è molto interessante il dato del 2021, che con 295 milioni ha più che raddoppiato i 140 milioni del 2020. I primi 6 mesi del 2022 hanno fatto registrare issuance pari a 112 milioni, che fanno ipotizzare una stima a fine anno inferiore del 20% rispetto al 2021.
Esaminando l’andamento dei retirement, si vede come anche in questo caso oltre il 60% dei 498 milioni di VCU complessivi siano stati ritirati a partire dal 2019. Il 2021, con 130 milioni ha quasi raddoppiato i 70 milioni del 2020 (+84%), mentre i primi 6 mesi del 2022 hanno fatto registrare retirements pari a 58 milioni, con una stima a fine anno inferiore del 10% rispetto al 2021.
Da questi dati emerge anche il gap importante tra issuance e retirement, con circa 450 milioni di VCU rilasciati e non ancora ritirati, di cui circa il 70% issued tra il 2021 e la prima metà del 2022.
Andamento delle issuance per area geografica
Esaminando la geolocalizzazione dei progetti issued dal 2008 in poi, si vede come oltre la metà delle VCU rilasciate (558 milioni, 59% del totale) afferiscano a progetti sviluppati in Asia, il 23% a progetti sviluppati in America Latina (216 milioni), il 13% a progetti sviluppati in Africa (124 milioni), mentre tutte le altre aree complessivamente rappresentano solo il 5% (49 milioni).
All’interno delle macro-aree, i Paesi principali in cui sono sviluppati i progetti issued sono:
Asia
1) India 220 milioni
2) Cina 133 milioni
3) Indonesia 85 milioni
America Latina
1) Brasile 88 milioni
2) Perù 66 milioni
3) Colombia 32 milioni
Africa
1) Congo 30 milioni
2) Kenya 27 milioni
3) Zimbabwe 23 milioni
Andamento delle issuance per tipologia di progetto
I progetti che generano VCU certificate sul VCS sono di diverse tipologie, ognuna delle quali afferisce a una diversa modalità di assorbimento o riduzione di emissioni di gas serra dall’atmosfera.
Esaminando i progetti issued dal 2008 in poi, si vede come le tipologie principali di progetti siano rappresentate da progetti agro-forestali (433 milioni, 46% del totale) e progetti legati alle energie rinnovabili (428 milioni, 45%), mentre tutte le altre tipologie pesano complessivamente per 87 milioni (9%).
Il peso delle tipologie di progetti cambia sensibilmente tra le varie aree geografiche. Infatti, mentre in Asia i volumi più grandi di VCU sono generati da progetti di energie rinnovabili (67% del totale area), in America Latina e Africa la fanno da padrone i progetti agro-forestali (rispettivamente 83% e 88%).
Questa differenza emerge anche nelle altre aree: i progetti sviluppati in Nord America, Europa e Medio Oriente sono prevalentemente di energie rinnovabili, mentre quelli in Oceania sono quasi esclusivamente agro-forestali.
È interessante esaminare anche l’evoluzione del mix dei progetti issued negli anni. Tra il 2017 e il 2022, i progetti agro-forestali hanno quasi sempre rappresentato la quota maggiore delle VCU issued, con un’unica eccezione nel 2020 (in cui i progetti di rinnovabili sono stati prevalenti), anno dopo il quale il mix sembra si stia riequilibrando tra le due macro-tipologie.
Conclusioni
In conclusione, questi dati estratti dal registro di Verra ci forniscono alcune informazioni importanti, tra cui:
- il volume sia delle issuance che dei retirement sta crescendo a tassi molto importanti negli ultimi anni (soprattutto dal 2021), anche se si mantiene un gap significativo tra i Crediti di Carbonio rilasciati e quelli acquistati
- la maggior parte dei Crediti di Carbonio sono generati in Asia, America Latina e Africa, confermando lo scopo iniziale per cui è stato creato questo strumento finanziario, ovvero quello di agevolare il finanziamento di progetti a impatto sul clima nei Paesi in Via di Sviluppo (anche se si potrebbe aprire una discussione sul fatto che India e Cina, in cui vengono generati quasi il 40% dei Crediti totali, possano rientrare in questa categoria)
- la maggior parte dei Crediti di Carbonio sono generati da progetti agro-forestali, che rappresentano la tipologia prevalente nelle aree più svantaggiate del mondo (o comunque nelle aree che maggiormente si prestano a queste tipologie di interventi), ovvero America Latina, Africa e Oceania
- nelle aree del mondo più sviluppate, ovvero Asia, Nord America ed Europa, invece si assiste a una maggior incidenza di progetti legati alle energie rinnovabili, sia perché in queste aree la superficie forestale è inferiore sia perché probabilmente le possibilità di finanziare progetti industriali sono maggiori (il che potrebbe gettare qualche ombra sull’effettiva addizionalità di questi Crediti, ovvero sul fatto che senza tale strumento i progetti non sarebbero stati sviluppati)
Informazioni importanti queste, che qualsiasi azienda dovrebbe conoscere e valutare attentamente prima di acquistare Crediti di Carbonio: come abbiamo già detto più volte, i Crediti di Carbonio ormai sono una commodity e la vera differenza nel processo di acquisto la deve fare la scelta del progetto da cui sono generati.
Questo è l’unico requisito in grado di aiutare l’acquirente a creare effettivamente valore economico attraverso la sua strategia climatica.