Abbiamo visto in un precedente articolo come si generano i crediti di carbonio: per poter essere prodotti e venduti essi devono rispondere a determinati requisiti e, soprattutto, devono essere certificati da enti riconosciuti, terzi e indipendenti. Non tutti i crediti di carbonio che esistono in commercio infatti lo sono: se la tua azienda sta valutando di acquistarli per rafforzare la sua strategia di sostenibilità e green marketing, è opportuno sapere che solo i crediti di carbonio certificati attraverso le metodologie e gli standard internazionali sono effettivamente validi agli scopi della sostenibilità aziendale e della neutralità climatica. 

Detto questo la domanda che sorge è: come distinguere i crediti di carbonio certificati da quelli che invece non lo sono?

Andiamo ora con ordine per capire innanzitutto il processo con cui i crediti di carbonio vengono prima generati e poi certificati, partendo da un riassunto delle nozioni apprese finora.

Crediti di carbonio (o carbon credits): Cosa sono

Un credito di carbonio, o carbon credit, rappresenta un “certificato” traducibile in una tonnellata di CO2equivalente la cui emissione viene ridotta, assorbita o evitata in atmosfera. In altre parole, acquistando un credito di carbonio si va di fatto a finanziare un progetto mirato ad assorbire le emissioni di gas a effetto serra dall’atmosfera – ad esempio attraverso la riforestazione in una determinata area – o a ridurle, ad esempio diminuendo l’utilizzo della legna da ardere grazie alla distribuzione di stufe da cucina migliorate. Per approfondire la tua conoscenza in merito ai crediti di carbonio leggi questo articolo, consulta inoltre le 10 cose importanti da sapere sui crediti di carbonio.

Perché i crediti di carbonio servono alle aziende

Tutte le aziende che emettono gas a effetto serra possono trovare nei crediti di carbonio uno strumento estremamente importante per il loro business: acquistandoli infatti scelgono di compensare le loro emissioni di gas a effetto serra sostenendo progetti volti a sequestrare, ridurre o evitare le emissioni di CO2e in atmosfera. Tali progetti vengono realizzati da aziende che si occupano proprio di sviluppo e tutela ambientale e di generazione e vendita di crediti di carbonio certificati, come Madaprojects. 

In questo modo le aziende che acquistano i crediti di carbonio possono compensare la propria impronta di carbonio (carbon footprint) in primis, inoltre ottengono una “carbon label” con la quale possono comunicare a clienti, investitori e stakeholder in generale la propria strategia climatica di Carbon Offsetting, ottenendo anche un vantaggio diretto sulla propria immagine aziendale.  Le aziende che si stanno rivolgendo al mercato volontario dei crediti di carbonio per compensare le loro emissioni di gas a effetto serra sono sempre di più, noi ti citiamo ad esempio: leggi il caso FITT, gruppo internazionale specializzato nella produzione di tubature, il caso Wildside srl, una tra le maggiori case cinematografiche e televisive in Italia, e il caso WAMI, azienda che distribuisce acque minerali.

Il mercato volontario dei crediti di carbonio

Di fatto, le aziende che acquistano crediti di carbonio certificati dalle realtà specializzate in progetti ad alto impatto ambientale e sociale, da un lato contribuiscono al percorso globale verso la neutralità climatica, attivando comportamenti virtuosi a beneficio dell’ambiente; dall’altro sviluppano una comunicazione sostenibile positiva per il loro business. Questo meccanismo di domanda-offerta è regolato attraverso il mercato volontario dei crediti di carbonio, che sta conoscendo un grande incremento proprio grazie all’aumento di aziende che abbracciano questa filosofia: leggi a tal proposito l’andamento positivo registrato nel 2021 dal Mercato volontario dei crediti di carbonio e, se vuoi approfondire ulteriormente, scarica la nostra analisi sul business dei crediti di carbonio.

Gli standard internazionali

Se il mercato dei crediti di carbonio si basa sull’emissione e vendita di crediti certificati, quali “titoli” che rappresentano l’impegno in un reale progetto di tutela ambientale, come vengono emessi tali crediti di carbonio?

Qui entrano in gioco i cosiddetti Standard di Carbonio: si tratta di metodologie, regole e attività amministrate da enti internazionali specializzati che permettono di verificare l’efficacia e la veridicità di un progetto ai fini della compensazione delle emissioni di gas a effetto serra. Consentono, dunque, di generare crediti di carbonio certificati. In altre parole, gli standard di carbonio sono procedure condivise tra enti dedicati che portano a verificare la qualità dei crediti – ossia la loro concreta efficacia – a tutela delle aziende che li acquistano, distinguendoli invece dai crediti di carbonio non certificati, pertanto non validi ai fini degli obiettivi globali sulla neutralità climatica.

I registri più utilizzati per certificare i crediti di carbonio, nell’ambito del Mercato Volontario, sono il Gold Standard for the Global Goals (dalla Gold Standard Foundation) e il Verified Carbon Standard o VCS (da Verra), ma ci sono altri registri anche minori che lavorano per verificare gli standard di carbonio: in questo articolo ti spieghiamo meglio quali sono i principali Carbon Standard e come funzionano. In ogni caso, tutti gli standard fanno riferimento ai requisiti di eligibilità dei Crediti di Carbonio definiti dal Clean Development Mechanism (CDM) introdotto dal Protocollo di Kyoto. 

Come avviene la certificazione dei crediti di carbonio

Arriviamo ora a rispondere al titolo di questo articolo: quali crediti di carbonio possono essere certificati?

Compreso che si possono certificare solo i crediti generati da progetti che contribuiscono concretamente a sequestrare, evitare o ridurre le emissioni di CO2e in atmosfera, passiamo ora a elencare i requisiti che devono avere tali progetti per diventare certificabili. In sintesi, i crediti di carbonio devono essere:

  • Reali: questo succede solo se il progetto ha portato concretamente a una reale riduzione o assorbimento delle emissioni di CO2e.
  • Misurabili e verificabili: tale riduzione deve essere tangibile, calcolata rigorosamente con metodi e tecnologie scientifiche, monitorata e verificata.
  • Unici: ogni credito di carbonio deve corrispondere a una singola tonnellata di CO2e, evitando di incappare in errori quali il doppio conteggio.
  • Permanenti: altro requisito importante è che le emissioni neutralizzate o compensate devono durare in un tempo illimitato, ovvero non devono essere mai più reintrodotte in atmosfera.
  • Addizionali: ciascun progetto di tutela ambientale deve dimostrare di poter stare in piedi solamente se sostenuto finanziariamente attraverso la vendita dei crediti di carbonio.

Solo rispondendo a tutti questi requisiti un progetto potrà essere certificato e generare crediti di carbonio acquistabili dalle aziende interessate: ecco spiegato perché la certificazione dei crediti di carbonio è importante.

Come distinguere i crediti di carbonio certificati da quelli non certificati

Concludiamo ricordando che quasi tutti i progetti che vendono Crediti di Carbonio sono certificati attraverso uno standard di certificazione riconosciuto. Questo vale anche per tutti i progetti di Madaprojects: da Mila Rano – progetto che si occupa della costruzione di sistemi idrici per portare l’acqua potabile nel Sud del Madagascar, grazie al quale si riesce ad evitare l’utilizzo della legna a carbone per purificare l’acqua contaminata tramite ebollizione – ad Angovo Maharitra, progetto di distribuzione di fornelli da cucina migliorati che altresì contribuisce a ridurre l’utilizzo dei combustibili non rinnovabili da parte delle comunità interessate.  

Tuttavia fai attenzione: in questo mercato si possono intromettere anche realtà che offrono la possibilità di comunicare la Compensazione delle emissioni, o addirittura la Carbon Neutrality, attraverso strumenti che con i Crediti di Carbonio non hanno nulla a che fare.

Le aziende che stanno dunque pensando di acquistare crediti di carbonio (chi acquista i Crediti di Carbonio?) per la propria strategia di sostenibilità aziendale devono essere al corrente di questo e saper distinguere i crediti di carbonio certificati dagli altri: gli unici che possono contribuire al percorso verso la neutralità climatica in modo concreto sono i crediti di carbonio certificati, che si traducono in una reale compensazione delle emissioni di gas a effetto serra.

Per questo concludiamo questo articolo con un importante suggerimento: per non cadere nella trappola del cosiddetto greenwashing, è importante informarsi su di esso, riconoscerlo e prenderne le distanze. In questo articolo ti spieghiamo meglio cos’è il greewashing e soprattutto come può essere evitato; leggendo questa intervista d’altro canto troverai alcuni spunti per comunicare la sostenibilità aziendale nel modo più corretto. 

Madaprojects sviluppa progetti ad alto impatto ambientale e sociale che generano solo crediti di carbonio certificati attraverso i principali standard internazionali e di alta qualità e integrità.

FAQ

Come funzionano i crediti di carbonio?

Un credito di carbonio equivale a una tonnellata di CO2e ridotta, evitata o sequestrata dall’atmosfera. I crediti di carbonio vengono generati attraverso la realizzazione di progetti che hanno come obiettivo l’abbattimento, la riduzione o il sequestro dell’anidride carbonica e dei gas a effetto serra. Tali progetti devono essere certificati da un ente terzo indipendente accreditato con i principali carbon standard internazionali, per poi essere acquistati da chi deve – o vuole – compensare le proprie emissioni di anidride carbonica e diventare carbon neutral.

Come produrre i crediti di carbonio?

I crediti di carbonio vengono prodotti da progetti mirati ad ottenere un alto impatto su clima, ambiente e comunità, che hanno come obiettivo comune l’assorbimento delle emissioni di gas a effetto serra in atmosfera. Ad esempio progetti di riforestazione, oppure progetti come Mila Rano e Angovo Maharitra di Madaprojects, che mirano alla riduzione delle emissioni di CO2e portando acqua potabile e fornelli da cucina migliorati alle comunità del Sud del Madagascar.

Chi compra i crediti di carbonio?

Esistono due tipologie di mercati per i crediti di carbonio. Il mercato obbligatorio interessa circa 12.000 aziende molto grandi, alto-inquinanti e operanti solo in specifici settori (energia, oil&gas, acciaio, ecc) che sono appunto obbligate ad acquistare permessi di emissione di gas a effetto serra. Il mercato volontario invece riguarda tutte le altre aziende, ma anche i privati, che volontariamente decidono di compensare le loro emissioni acquistando crediti di carbonio. In questo caso, i titoli vengono generati da organizzazioni che sviluppano progetti ad alto impatto ambientale nei Paesi in Via di Sviluppo, e acquistati da aziende che pur non essendo obbligate decidono di sostenere tali progetti per poter realizzare le loro strategie di Carbon Neutrality.

Quanto vale un credito di carbonio?

I crediti di carbonio che vengono venduti sul mercato volontario sono il risultato di singole transazioni commerciali tra venditore e acquirente. Non esiste un prezzo di riferimento, i prezzi dei crediti di carbonio possono variare anche di molto tra loro, in base a diversi fattori tra cui: la tipologia del progetto, la localizzazione, il vintage, i volumi di acquisto, i co-benefici generati dal progetto, ecc. Se si volessero comunque trovare dei dati medi di riferimento, è possibile affermare che, ad oggi, si va dagli 1/2 € per crediti di carbonio generati da progetti legati alle energie rinnovabili ai 15/18 € per crediti di carbonio generati da progetti ad alto impatto su clima, comunità e biodiversità (come, ad esempio, le Nature Based Solutions o le Community Based Solutions).

Quanto dura un credito di carbonio?

La durata dei progetti che generano crediti di carbonio dipende sia dalla tipologia di progetto che dal carbon standard utilizzato. In media si può andare dai 5/7 anni per progetti Community Based fino a oltre 30 anni per progetti Nature Based, e solitamente questi crediting period sono rinnovabili almeno 2 volte.

Chi certifica i crediti di carbono in Italia?

Sono quattro i principali registri del mercato volontario dei carbon credit in Italia, te li citiamo di seguito: Verified Carbon Standards – Verra (VCS), Gold Standard (GS), American Carbon Registry (ACR) e Climate Action Reserve (CAR).

Chi emette crediti di carbonio?

Ad emettere crediti di carbonio, detti anche crediti di emissione, sono gli enti che amministrano i registri e che gestiscono in modo pubblico tutte le transazioni commerciali. I crediti pubblicati su tali registri sono generati dai project developer, ovvero società come Madaprojects, autorizzate dagli specifici registri, e specializzate nello progetti ad alto impatto ambientale mirati alla riduzione o assorbimento delle emissioni di CO2e in atmosfera, generando così crediti di carbonio certificati.

Come diventare carbon neutral?

Un’azienda che si pone l’obiettivo di diventare carbon neutral deve innanzitutto misurare e rendicontare la propria impronta carbonica (carbon footprint); successivamente, è necessario impostare un’adeguata strategia di riduzione delle proprie emissioni e, in ultima istanza, compensare le emissioni residue e “hard-to-abate” attraverso l’acquisto di crediti di carbonio, rigorosamente certificati.

Cos’è il mercato volontario dei crediti di carbonio?

Il mercato volontario è costituito dal meccanismo domanda-offerta che ruota attorno ai crediti di carbonio, in cui interagiscono due principali protagonisti: da un lato le società che generano crediti di carbonio certificati attraverso progetti specifici e dall’altro le aziende che decidono volontariamente di intraprendere la strada della sostenibilità, riducendo le proprie emissioni e compensando le rimanenti per neutralizzare la propria impronta di carbonio.

Cos’è la Carbon Footprint per le aziende?

La carbon footprint, o impronta di carbonio, è un parametro che misura il totale delle emissioni di gas a effetto serra prodotte da qualsiasi azienda, ente, prodotto, servizio o privato. È espressa generalmente in tonnellate di CO2equivalente e rappresenta la quantità di gas a effetto serra generata in un determinato periodo (solitamente un anno) dall’azienda, o da una sua specifica area di business (linea di prodotto o servizio, evento, progetto, ecc).

Cosa vuol dire decarbonizzare?

Per decarbonizzazione si intende il processo di riduzione della quantità di anidride carbonica (C02) nell’atmosfera: un gas essenziale per la vita sulla Terra ma che, purtroppo, diventa dannoso quando supera determinati livelli di concentrazione. Negli ultimi decenni la concentrazione di anidride carbonica è in costante aumento, rappresentando un rischio per la salute del pianeta e dell’uomo stesso: per questo è nata l’esigenza di decarbonizzare.

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