Dopo aver spiegato cosa sono i Crediti di Carbonio, vediamo ora come si possono generare e vendere.

Abbiamo già discusso in questo articolo sul fatto che non tutti i progetti di tutela ambientale hanno i requisiti per poter generare crediti di carbonio. Nel caso in cui un’azienda stia sviluppando un progetto di questo tipo e volesse generare crediti di carbonio attraverso esso, sarà dunque necessario seguire un particolare iter rivolgendosi, innanzitutto, ad un ente certificatore riconosciuto.

A questo punto l’azienda che sviluppa progetti eco-sostenibili, come noi di Madaprojects, dovrà mettere in campo una serie di attività per garantire che tali progetti rispondano ai requisiti fondamentali richiesti dagli Standard di Carbonio.
Sul lato pratico, si tratta di attività da programmare prima, durante e dopo la realizzazione del progetto allo scopo di verificare e dimostrare che esso sia reale, addizionale, misurabile e verificabile. L’iter non finisce nemmeno una volta ottenuto il certificato: sarà infatti necessario continuare a monitorare periodicamente l’impatto ambientale generato dal progetto in corso, per verificare che esso continui a rientrare negli standard per tutto il periodo di generazione dei crediti.

Al fine di spiegarti meglio come si svolge il processo di generazione e vendita dei crediti di carbonio, abbiamo deciso di farti un esempio concreto e raccontarti in modo dettagliato come è stato certificato uno dei progetti di Madaprojects: Mila Rano.

Dall’acqua potabile alla riduzione di co2

Mila Rano è un progetto che prevede la realizzazione di 5 nuovi sistemi idrici per la fornitura di acqua potabile nel Sud del Madagascar, nella regione di Atsimo-Andrefana. Il progetto mira quindi a fornire acqua potabile sicura alle comunità rurali del Madagascar, migliorando la qualità della vita delle persone che vivono lì. L’obiettivo è quello di costruire sistemi di approvvigionamento idrico a energia solare, al fine di ridurre l’uso di combustibili non rinnovabili come legna e biomasse. Sì, perché sono queste le risorse attualmente utilizzate in quest’area per purificare l’acqua non potabile ai fini di uso domestico.

Questo progetto dunque non solo migliorerà la salute pubblica, portando acqua potabile alla popolazione per bere e per cucinare, ma aiuterà anche a contrastare i cambiamenti climatici riducendo in modo concreto e sostanziale l’emissione di co2 in atmosfera: ossia, evitando alla popolazione di dover bollire l’acqua non potabile prima di consumarla, utilizzando legno o combustibili non rinnovabili, che come tutti sappiamo sono dannosi per l’ambiente e per l’aria che respiriamo.
Inoltre, la riduzione del consumo di combustibili non rinnovabili può aiutare a ridurre il tasso di deforestazione del Paese e contribuire allo sviluppo sostenibile del Madagascar.

Perché serve acqua potabile in Madagascar

In tutto il mondo, oltre 2 miliardi di persone sono prive di acqua potabile sicura. La dissenteria dovuta alla scarsa qualità dell’acqua causa 485.000 decessi all’anno nei paesi a basso e medio reddito. In Madagascar, la cattiva qualità dell’acqua uccide ogni anno oltre 2.100 bambini.

È importante sapere che nell’isola africana l’accesso ai servizi idrici e sanitari di base è gravemente ineguale e di bassa qualità. Solo il 54,4% della popolazione ha accesso all’acqua potabile e solo il 12,3% ha accesso a servizi igienici adeguati.

Purtroppo oggi il Madagascar si trova in fondo alla lista dei 76 paesi in via di sviluppo, con il più basso tasso di accesso ai servizi igienici: un triste primato che si mantiene da ormai troppo tempo. La crisi idrica nel paese è acuita dalla sua vulnerabilità ai cambiamenti climatici e agli shock meteorologici, come hanno anche dimostrato i recenti cicloni che l’hanno devastata. La diversità delle condizioni idroclimatiche del Madagascar, dall’altopiano ricco di acqua all’arido deserto meridionale, comporta sfide differenti per l’accesso all’acqua pulita in diverse regioni e comuni, che ad oggi non trovano risposte efficienti.

Nelle zone rurali, solo il 34% della popolazione ha accesso all’acqua potabile, a causa di pozzi contaminati da batteri e virus. Pertanto la maggior parte delle famiglie che vive in queste aree dell’isola è costretta a bere acqua contaminata o a bollirla; allo stesso tempo, la carenza d’acqua rende arduo praticare l’agricoltura e l’allevamento. A livello globale, il Madagascar si trova al terzultimo posto per accesso all’acqua potabile.

Cosa stiamo costruendo

Il progetto Mila Rano prevede la costruzione di 5 sistemi idrici con pompe ad energia solare nella regione malgascia di Atsimo-Andrefana, che serviranno le comunità rurali di: Mahabo, Behompy, Ampasy, Ampihalia e Andranofoty. Questo progetto promette di essere un passo importante verso un futuro più sostenibile, ad alto impatto sociale e sanitario, oltre che ambientale, per le famiglie che vivono in queste comunità.

L’impatto ambientale

Dal punto di vista ambientale, con i sistemi idrici in costruzione Mila Rano mira a:

  • ridurre il consumo di legna da ardere per la bollitura dell’acqua
  • limitare le emissioni di gas serra e promuovere la riforestazione o la conservazione delle foreste, attraverso un uso più sostenibile delle biomasse
  • migliorare la qualità dell’aria e prevenire gli effetti negativi sulla salute causati dalla combustione delle biomasse

Se vuoi approfondire, in questo articolo ti spieghiamo perchè costruire pozzi riduce le emissioni di co2.

L’impatto sociale e sanitario

In termini di benessere sociale, il progetto contribuirà a ridurre notevolmente i rischi per la salute e la sicurezza della popolazione, legati all’approvvigionamento idrico contaminato. Inoltre, il progetto avrà un forte impatto positivo sulla vita delle donne, che spesso sono incaricate di raccogliere legna e acqua, offrendo loro minore fatica fisica e maggiore tempo libero da dedicare ad altre attività più remunerative.

L’impatto economico

Non ultimo, il progetto Mila Rano porterà anche sicuri vantaggi economici, tra cui:

  • accesso gratuito all’acqua
  • risparmio sul costo della legna da ardere
  • opportunità di creazione di nuovi posti di lavoro
  • generazione di crediti di carbonio certificati, acquistabili dalle aziende interessate alla sostenibilità e neutralità climatica. Arriviamo ora al dunque: come vengono generati questi crediti di carbonio?

Il processo di generazione dei crediti di carbonio per Mila Rano

Per ottenere la certificazione e generare crediti di carbonio certificati, ovvero riconosciuti dagli enti certificatori, abbiamo dovuto affrontare una serie di attività piuttosto impegnative, che altrimenti non sarebbero state necessarie. In sintesi:

  • Prima di avviare la costruzione dei sistemi idrici, abbiamo organizziamo un incontro con tutte le parti interessate, effettuato interviste alle famiglie sui loro consumi d’acqua e condotto test di ebollizione per valutare il potenziale di riduzione delle emissioni di CO2.
  • Dopo la costruzione dei pozzi, ogni anno effettueremo analisi della qualità dell’acqua, test e interviste sui consumi, campagne di sensibilizzazione all’igiene e al corretto uso dell’acqua, insieme ad un censimento della popolazione per verificare l’impatto del progetto.

Tutte queste attività, programmate ed evase nel corso del tempo, ci permetteranno di ottenere la certificazione e di vendere crediti di carbonio certificati, di assicurare che l’acqua sia potabile e altresì di garantire che il progetto abbia un impatto positivo e concreto sulla popolazione del Madagascar e sull’ambiente dell’isola africana e globale. Se vuoi verificare ulteriori dettagli sulla certificazione di Mila Rano dal registro Verra clicca qui, e leggi qui se vuoi saperne di più su questo ente certificatore: il più grande Carbon Standard al mondo. Ricordiamo che tali enti mantengono costantemente aggiornate le loro metodologie per certificare i progetti di riduzione delle emissioni di carbonio: a tal proposito, leggi questo articolo.

Generare, vendere e acquistare crediti di carbonio

Con l’esempio di Mila Rano, abbiamo capito che solo quando le attività spiegate sopra vengono eseguite correttamente possiamo ottenere una certificazione valida; e solo in questo caso, i crediti di carbonio possono essere venduti nel mercato volontario, ad aziende o privati. In tale scambio sono coinvolti tre principali interlocutori:

  • Lo sviluppatore del progetto, come Madaprojects: attraverso un progetto certificato esso può ottenere entrate che dipendono dalla quantità dei crediti venduti e dal loro prezzo, per un periodo di 7 anni dalla costruzione del pozzo e poi eventualmente rinnovabile altre due volte, per un totale di 21 anni.
  • Il rivenditore dei crediti di carbonio, che riesce a venderli alle aziende interessate a compensare le loro emissioni di CO2 e a raggiungere quindi la Carbon Neutrality.
  • Le aziende che vogliono intraprendere la strada della sostenibilità aziendale e del green marketing attraverso l’acquisto dei crediti di carbonio. A tal proposito, sono sempre di più le aziende che decidono di cogliere i vantaggi di questo nuovo mercato, allo scopo di contribuire a compensare le proprie emissioni di CO2 e di guadagnare fiducia e al contempo credibilità verso i propri clienti: leggi questo articolo per scoprire chi sono.

Ecco spiegato qual è il meccanismo che garantirà a Madaprojects entrate regolari per diversi anni, da riutilizzare per finanziare futuri progetti ambientali ed ecosostenibili: è proprio così che funziona il settore dei crediti di carbonio, un mercato che tende verso la neutralità climatica. Per approfondire, leggi la nostra analisi sullo stato attuale del mercato volontario dei crediti di carbonio.

Attraverso la generazione e la vendita di Crediti di Carbonio certificati Madaprojects è in grado di finanziare direttamente i progetti ad alto impatto sociale e ambientale dei suoi partner

La tua organizzazione potrebbe diventare un partner di Madaprojects? Proponici i tuoi progetti!

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